Seconda di copertina:
Il 6 agosto del 1284 è la festa di San Sisto: un giorno solitamente fausto per Pisa. Quel giorno, al largo di Livorno, nei pressi delle secche della Meloria, Genovesi e Pisani si affrontarono in una delle più grandi battaglie navali del Medioevo. La causa immediata è la contesa per il controllo della Corsica. In realtà, al centro v'è soprattutto il tentativo di affermare la propria supremazia su tutto il Tirreno al fine di salvaguardare le rotte per la Sicilia, l'Africa settentrionale e il Levante mediterraneo. In effetti, le due città giunsero allo scontro al culmine di una serie di rivolgimenti - dalla caduta dell'Impero Latino di Costantinopoli all'ascesa della potenza angioina, allo scoppio della guerra del Vespro - che mettevano in discussione gli equilibri raggiunti a fatica. La ricostruzione del volto di questa battaglia e della sua lunga preparazione consente di riportare alla luce, oltre alla brutalità del combattimento sul mare, il profilo di un Medioevo diverso: quello marittimo e navale, dove gli orizzonti improvvisamente si allargano e dove piccole città si rendono protagoniste di rivoluzioni - da quella commerciale a quella nautica, a quella finanziaria - capaci di mutare il corso della storia.

Indice:
pag. IX Introduzione. Gli orizzonti aperti
IX 1. Una facciata
XII 2. Gli orizzonti aperti
3 I. Stile pisano, stile genovese
3 1. Città portuali
6 2. Un "porto di catena"
10 3. Un porto di mare
13 4. Città in crescita
17 5. Popolo e partes
24 II. L'ombra del passato
24 1. Obiettivi comuni
28 2. Primo snodo: la Corsica
32 3. Secondo snodo: la Sardegna
38 4. Terzo snodo: la Sicilia
41 III. Il quadro si complica
41 1. L'Aquila e il Grifo
46 2. Tra guelfi e ghibellini
53 3. Un Great Game mediterraneo
59 IV. L'età degli ammiragli
59 1. Il Mediterraneo in armi
62 2. Del potere marittimo
68 3. Una "rivoluzione nautica"
70 4. Una serie di primati
74 V. «Naves» e galee
74 1. La «machina navis»
78 2. La capital ship del Mediterraneo
82 3. La costruzione navale
88 VI. Combattere sul mare
88 1. «Instructi de arte maris»
91 2. La vita di bordo
93 3. I combattenti alla Meloria
98 4. La guerra navale
102 5. La battaglia
107 VII. Vincitori e vinti
107 1. La schiuma e le correnti
109 2. La versione dei vinti
113 3. Il cronista della Meloria
117 4. Presagi
122 VIII. Come tutto ebbe inizio
122 1. L'aventure di Sinucello
128 2. Il Vespro e la Meloria
131 3. Sul piede di guerra
135 4. Armamenti e piani di guerra
138 IX. Verso la Meloria
138 1. In traccia dei legni nemici
143 2. Primi scontri
147 3. Lavare l'onta
150 4. Lo scontro di Tavolara
153 X. La domenica della Meloria
153 1. Gli ammiragli
157 2. La vigilia
157 3. 6 agosto 1284: la preparazione
167 4. 6 agosto 1284: la battaglia
174 XI. Dopo la Meloria
174 1. Nelle prigioni genovesi
180 2. «Morte di ciò dimando rimenbrando»
183 3. «Diruere civitatem»
188 XII. Pisa delenda est
188 1. La guerra continua
194 2. La pace del 1288 e il digiuno di Ugolino
200 3. La distruzione di Porto Pisano
207 Epilogo
211 Fonti e bibliografia
211 Bibliografia essenziale
212 Le fonti
214 Orientamenti bibliografici
223 Cartine 223
229 Indice dei nomi