Commento dell'editore e quarta di copertina:
Il libro affronta l'analisi di quello che si può considerare il momento di maggior splendore dell'architettura e dell'arte nella regione dall'inizio del Quattrocento allo scoppio della Riforma Protestante tra il terzo e il quarto decennio del Cinquecento.
Presenta diversi monumenti, a volte trascurati dai più noti flussi turistici ma di notevole interesse storico e spesso di alta qualità progettuale ed esecutiva, accanto allo studio dei più celebri esempi di architettura voluti in pieno Rinascimento dal maggior mecenate dell'arte aostana: il Priore di Sant'Orso Giorgio di Challant. Analizza anche una serie di edifici oggi scomparsi, oppure ampiamente trasformati, quali diverse chiese parrocchiali tardogotiche o alcune residenze di quella nobiltà minore che nel corso del Quattrocento si stava affermando come una vera e propria forza emergente nel panorama politico locale.
Cercando di fornire della materia la visione più ampia possibile, oltre ad approfondire lo specifico tecnico e linguistico dell'architettura ne indaga anche le problematiche economiche alla luce della documentazione d'archivio e cerca di porre alcune basi nello studio della complessa e ricchissima produzione dell'arredamento, nota attraverso numerosi mobili ed oggetti, sempre caratterizzati da un'elevatissima qualità formale.
Accanto alle opere analizza anche le prime personalità conosciute dell'architettura in Valle: dagli architetti Pierre Berger di Chambéry e Marcello Gérard di Saint-Marcel, costruttori del chiostro della Cattedrale, ai membri della famiglia Goyet, per oltre mezzo secolo progettisti di chiese e campanili in quasi tutta la regione, agli architetti Michele de Ecclesia e Filiberto Bracea, al carpentiere Jenin Braye, al fabbro Pantaleon Lala, tutti operanti sui cantieri di Giorgio di Challant tra l'ultimo decennio del Quattrocento e l'inizio del secolo successivo.
Al tempo di Amedeo VIII la regione alpina occidentale vive un momento di grande prosperità. I Savoia sono imparentati con alcune delle maggiori famiglie regnanti in Europa e le sedi della loro corte diventano il crocevia di collegamenti e rapporti internazionali di altissimo livello. L'alta nobiltà della Valle d'Aosta – primi tra tutti gli Challant – è coinvolta direttamente in questo raffinato clima cosmopolita. I contatti internazionali portano cultura e ricchezza; che si ridistribuiscono tra le diverse categorie operanti nell'amministrazione dello stato e nella gestione del potere. Tutta la regione è coinvolta in un complesso fenomeno di trasformazioni e ammodernamenti che durerà un secolo, fin oltre l'inizio del Cinquecento. Accanto all'alta nobiltà, intenta a restaurare e ad ampliare i propri castelli e a celebrare i propri fasti nelle cappelle sepolcrali delle chiese, appaiono una consistente nobiltà minore e un'alta borghesia, spesso di estrazione notarile, che lanciano un vero e proprio gioco di emulazione nel commissionare palazzi, residenze, solide case borghesi. In diversi centri della Valle le vecchie chiese e i campanili romanici vengono demoliti per lasciare posto a edifici più moderni, mentre si rinnovano arredi e decorazioni. Fino ai limiti della Riforma Protestante che, provocando il collasso finale della cultura medievale, segnerà la chiusura dell'età dell'oro dell'architettura valdostana.
Indice:
pag. 5 PARTE PRIMA: IL GOTICO INTERNAZIONALE DAL 1420 AL 1460
6 1. I CANTIERI DI OGER MORISET E DI FRANCESCO DI CHALLANT
6 La cappella dei santi Giovanni evangelista e Cristoforo nella cattedrale di Aosta
8 La seconda tomba di Oger Moriset a Saint-Jean de Maurienne
10 Un progetto a scala urbana: il passetto di Oger Moriset
12 Francesco di Challant e la ristrutturazione del coro della cattedrale
16 2. STEFANO MOSSETTAZ: MAGISTER YMAGINUM E ARCHITETTO
21 3. ALCUNI CANTIERI MINORI NELLA PRIMA METÀ DEL QUATTROCENTO
21 I cantieri civili e militari. Le committenze dei Vallaise: le caseforti di Arnad e il castello Vallaise di Perloz
25 Il castello di Bosses
27 I restauri alla torre dei Balivi e l'ampliamento di Sarriod de La Tour: il ruolo di modello dei grandi cantieri di fine trecento
30 Il castello La Mothe ad Arvier e il castello di Pont-Saint-Martin
36 I cantieri religiosi: i campanili
39 I cantieri religiosi: le chiese, costruzioni e ristrutturazioni
40 Saint-Etienne di Aosta: la diffusione della tipologia "francescana"
42 I restauri della parrocchiale di Saint-Vincent
44 Ipotetiche campagne di restauri nella parrocchiale e al castello di Introd
54 4. IL CHIOSTRO DELLA CATTEDRALE DI AOSTA: PIERRE BERGER E MARCELLO GERARD
54 I dati documentari
56 I caratteri stilistici del chiostro e il suo assetto tipologico e formale
60 Il problema delle due campagne costruttive
66 Pierre Berger: il chiostro di Aosta e i chiostri di Saint-Jean-De-Maurienne e del Bourget
71 Marcello Gérard di Saint-Marcel e l'architettura aostana negli anni cinquanta e sessanta del Quattrocento
74 Un cantiere ipotetico a metà quattrocento: il castello di Saint-Pierre
77 5. METODOLOGIE E PRASSI PROGETTUALE NELL'ARCHITETTURA GOTICA IN VALLE D'AOSTA
77 Due esempi valdostani: problematiche di proporzionamento e di tracciamento nel castello di Bramafam e nel castello di Fénis
79 Un esempio a scala urbana: la collocazione del complesso conventuale di San Francesco
79 Due esempi minori a cavallo tra quattordicesimo e quindicesimo secolo
80 Matrici modulari nella progettazione dell'Ola a Introd
85 Un caso nel settore della scultura: il ricorso a matrici geometriche nel tracciamento dei gisants della chiesa di san Francesco e della cattedrale di Aosta
88 Problemi proporzionali e dimensionali nella progettazione dei chiostri di San Francesco e della cattedrale
91 Matrici modulari nella progettazione della cappella di San Grato in via De Tillier
97 PARTE SECONDA: IL GOTICO TARDO E IL RINASCIMENTO DALLA GUERRA DI SUCCESSIONE CHALLANT ALLA RIFORMA DAL 1460 AL 1520
98 6. L'ARCHITETTURA RELIGIOSA NELLA SECONDA METÀ DEL XV SECOLO
98 La parrocchiale di Gignod
102 La parrocchiale di Verrayes
105 La parrocchiale di Antagnod
107 La parrocchiale di Challand-Saint-Victor
111 La parrocchiale di Antey
114 La parrocchiale di Brusson
117 La parrocchiale di Torgnon
120 Alcuni cantieri minori: Issime e Saint-Germain
129 Altri cantieri minori
133 7. I CAMPANILI GOTICO CLASSICI AOSTANI, YOLLI DE WUETTO E L'ARCHITETTURA DELLA FAMIGLIA GOYET
133 Yolli De Wuetto o Yoglyn Goyet?
139 Il linguaggio di Yoglyn Goyet: i campanili di Etroubles e Gignod
146 Il campanile e la cura di Chevrot e la casaforte di Villefranche
149 Antoine Goyet e le parrocchiali di Fontainemore e Gressoney
154 I Goyet nel XVI secolo
155 8. LA FABBRICERIA DELLA CATTEDRALE DI AOSTA E LE SUE COMMITTENZE DALLA FONDAZIONE AL 1490
155 I "Magistri Fabricae" della cattedrale dal 1456 al 1555
156 I cantieri della fabbrica della cattedrale
158 Il coro della cattedrale: la risistemazione degli arredi intorno al 1470
167 Gli altri arredi del coro alla fine del quattrocento: il ciborio marmoreo
168 Il limite occidentale del coro e gli arredi del jubé
169 Il restauro del campanile e l'arredo della sala degli archivi
172 9. IL COSTO DELL'ARCHITETTURA IN VALLE D'AOSTA NEL XV SECOLO
177 Professionismo ed esportazione di mano d'opera
179 10. I CANTIERI DI GIORGIO DI CHALLANT
179 Giorgio di Challant mecenate
180 Ancora la cattedrale di Aosta: il ruolo di Giorgio di Challant e la grande campagna di restauri di fine Quattrocento
184 Sant'Orso: i restauri al chiostro e la ricostruzione del priorato
188 I restauri e la decorazione della chiesa
195 Visibilità dello spazio tardogotico in Valle d'Aosta. L'assetto generale del complesso di Sant'Orso dopo gli interventi di Giorgio di Challant
198 L'ultima campagna costruttiva al castello di Issogne
201 In margine al problema Issogne: alcune ipotesi di datazione
205 La cappella del castello di Issogne
210 11. IL MELOGRANO DI ISSOGNE: LA CULTURA ARCHITETTONICA E ARTISTICA DI GIORGIO DI CHALLANT
226 12. L'IMMAGINE E LA STRUTTURA DELLA CITTÀ E DEL VILLAGGIO: L'URBANISTICA MEDIEVALE DAL ROMANICO AL 1500
228 Le strade
231 Le emergenze territoriali
232 I borghi
236 Il complesso Verrès/Issogne
238 Il problema della visibilità e i posizionamenti reciproci dei castelli
240 Il centro urbano: Aosta
242 13. LE TIPOLOGIE RESIDENZIALI NEL XV E ALL'INIZIO DEL XVI SECOLO
242 Aosta: la situazione dell'edilizia residenziale tra il XIV e il XVI secolo
245 Le tipologie residenziali dominanti
249 Un caso particolare: il palazzo dei Lostan ad Aosta
252 Le case con corte e torre nei centri minori e nel contado: Villa ad Arnad, Marseiller, Povil, Neran
263 La casa di Roz Favre al borgo di Sant'Orso
266 La casa degli Challant a Bard
268 Tipologie minori
273 14. L'ARCHITETTURA SIGNORILE NEL QUATTROCENTO: RESTAURI, AMPLIAMENTI E COSTRUZIONE DI NUOVI CASTELLI
297 Alcuni esempi quattrocenteschi significativi: Sarriod de la Tour, Nus, Avise: restauro, trasformazione della preesistenza, costruzione ex novo
302 Il castello di Saint-Marcel: il rebus della datazione
307 15. IL DESIGN DOMESTICO: MOBILI E ARREDI NEL XV E ALL'INIZIO DEL XVI SECOLO
307 Le boiseries di Introd
314 Alcuni punti fermi per gli anni sessanta
324 Una ipotetica campagna decorativa tra gli anni settanta e gli ottanta
326 Tra fine secolo e primo Cinquecento: Jenin Braye al servizio di Giorgio di Challant
331 L'armadio delle reliquie della cattedrale
335 Capolavori sparsi in cerca di datazione
337 Prospettive di ricerca
352 16. IL DESIGN LITURGICO: GLI ALTARI TARDOGOTICI NEL XV SECOLO
354 Alcuni dati di geografia devozionale
356 Gli altari della collegiata nel 1419
357 Le tipologie di altari della prima metà del XV secolo
363 La tipologia dominante nel tardogotico valdostano: il flügelaltar di tipo tedesco
361 APPARATI
368 CARTE GEOGRAFICHE
370 CRONOLOGIA
372 ABBREVIAZIONI
372 BIBLIOGRAFIA
380 INDICE DEI LUOGHI E DEI MONUMENTI
391 INDICE DEI NOMI DI PERSONA