Commento dell'editore e quarta di copertina:
Così potess'io ben chiudere in versi / i miei pensier', come nel cor gli chiudo.
Modello per secoli di tutta, o quasi, la lirica italiana, il Canzoniere del Petrarca si configura come un’opera di estrema modernità: moderna è la consapevolezza con la quale il poeta si pone nei confronti della tradizione letteraria; moderno è il linguaggio, la metrica; moderna l’attitudine sperimentale, moderno il ruolo assegnato alla letteratura, l’afflato narrativo. Moderna la concezione dell’amore, che fonda il suo rituale su un’esperienza fondamentalmente interiore; e moderno, infine, lo spessore di quell'”io” poetico che per la prima volta assurge a protagonista assoluto. Il testo dei trecentosessantasei componimenti (i “rerum vulgarium fragmenta”) è accompagnato dal commento di Marco Santagata: un caposaldo della critica e della filologia, l’edizione di riferimento del Canzoniere.
Indice:
pag. IX Premessa all'edizione aggiornata 2004
XVII Introduzione
CIII Cronologia
CXVII Opere citate
Nota
CXCIX Nota al testo
CCV Le redazioni
CCX Tavola I
CCXII Tavola II
CCXIII Avvertenze e siglari
1 CANZONIERE (Rerum volgarium fragmenta)
1433 Tavola metrica
1437 Indice alfabetico dei capoversi