Commento dell'editore e quarta di copertina:
Il suo cuore continuava a tornare là dove era rimasta la regina.
Il romanzo arturiano diventa, con Chrétien de Troyes, una forma superiore di narrativa cortese, in cui i precetti etici si fondono con l'imitazione dei poeti latini, l'eredità delle chansons de geste e dei romanzi antichi con una ricca messe di miti e di motivi che affondano le radici nel sostrato celtico della Bretagna. Erec e Enide narra la difficoltà di conciliare amore e dovere; in Cligès elementi della materia bretone si amalgamano con la più antica tradizione classica e greco-bizantina in una narrazione ricca di avventure e colpi di scena; Ivano è quasi un romanzo di formazione nel quale il protagonista, per riconquistare l'amore della sposa, diviene un cavaliere perfetto; Lancillotto è dedicato al celebre amore del cavaliere per la regina Ginevra, che il poeta dipinge con toni ironici ma anche con conturbante adesione; infine Perceval è l'anello di congiunzione con le gesta dei cavalieri di Artù alla ricerca del Graal.
Indice:
pag. V Introduzione
XLVII Bibliografia
XCIII Nota alla traduzione
I ROMANZI CORTESI
1 Erec et Enide
105 Cligès
205 Ivano o il Cavaliere del Leone
309 Lancillotto o il Cavaliere della Carretta
423 Perceval o il Racconto del Graal
557 Postfazione di C.S. Lewis
567 Glossario