Il Corbaccio è un'opera satirica di Giovanni Boccaccio, scritta in volgare, in cui la narrazione è incentrata sull'invettiva contro le donne. Il poeta, illuso e rifiutato da una vedova, sogna di giungere in una selva (che richiama il modello dantesco) nella quale gli uomini che sono stati troppo deboli per resistere alle donne vengono trasformati in bestie orribili. Qui incontra il defunto marito della donna che gli ha spezzato il cuore, il quale, dopo avergli elencato ogni sorta di difetto femminile, lo spinge ad allontanare il suo pensiero da esse lasciando più ampio spazio ai suoi studi, che invece innalzano lo spirito.