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Seconda di copertina:
14 luglio 1099. Mentre Gerusalemme si prepara all'invasione dei crociati, un uomo greco, conosciuto come il Copto, raccoglie tutti gli abitanti della città, giovani e vecchi, donne e bambini, nella piazza dove Pilato aveva consegnato Gesù alla sua fine. La folla è formata da cristiani, ebrei e mussulmani, e tutti si radunano in attesa di un discorso che li prepari per la battaglia imminente, ma non è di questo che parla loro il Copto: il vecchio saggio, infatti, li invita a rivolgere la loro attenzione agli insegnamenti che provengono dalla vita di tutti i giorni, dalle sfide e dalle difficoltà che si devono affrontare. Secondo il Copto, la vera saggezza viene dall'amore, dalle perdite sofferte, dai momenti di crisi come da quelli di gloria, e dalla coesistenza quotidiana con l'ineluttabilità della morte. "Il manoscritto ritrovato ad Accra" è un invito a riflettere sui nostri princìpi e sulla nostra umanità; è un inno alla vita, al cogliere l'attimo presente contro la morte dell'anima.
Quarta di copertina:
"Non sei sconfitto quando perdi, ma quando desisti."
Indice:
pag. 9 Prefazione e saluto
Il manoscritto ritrovato ad Accra
15 "Ora che sono giunto alla fine della mia vita"
23 "Cos'è la sconfitta?"
31 "Chi sono i perdenti?"
37 "Cos'è la solitudine?"
43 "Mi sento inutile"
51 "Ho sempre avuto paura di cambiare"
61 "Cos'è la bellezza?"
69 "Quale direzione prendere?"
75 "L'Amore non si è neppure degnato di parlarmi"
83 "Perché la vita si incarica di pianificare il nostro destino?"
93 "Cos'è veramente il sesso?"
99 "Cosa racconteranno i sopravvissuti ai propri figli?"
107 "Parlaci dell'eleganza"
113 "Il Copto è un erudito"
119 "Perché alcune persone hanno più successo di altre?"
127 "Cos'è il miracolo?"
135 "Perché viviamo nell'ansia?"
143 "Cosa ci riserva il futuro?"
151 "Cos'è la lealtà?"
157 "Quali armi dobbiamo usare, quando tutto è perduto?"
163 "Chi sono i nemici?"
171 Era ormai scesa la sera.