Seconda di copertina:
Il San Girolamo nello studio di Antonello da Messina, piccola tavola di tiglio di 457x362 mm, custodita presso la National Gallery di Londra, è uno dei più rappresentativi dipinti del XV secolo.
Legata a un velato simbolismo e, come tale giudicata "fuggevole" già da Marcantonio Michiel, studioso d'arte veneziano, che la vide una prima volta nel 1529, è un'opera scevra di committenza che andò maturando nell'autunno del 1474 nel progetto del viaggio del pittore siciliano a Venezia con l'accezione di un prezioso quadretto di rappresentanza che mostrasse il suo straordinario talento ai prosperi committenti veneziani. Antonello, in piena libertà ideativa ed espressiva, svelando ingegno, versatilità e arguta ironia, non firma e non data la propria opera ma, da miniaturista e calligrafo, si compiace di lasciare tracce e di nascondere in spazi di pochi millimetri segni e cifre sufficienti a orientare sull'autore, sul luogo e sul tempo di esecuzione e sull'identità del personaggio "nascosto" nelle vesti cardinalizie di San Girolamo.