Commento dell'editore:
Un'analisi della poesia dantesca condotta attraverso le categorie del pensiero dello stesso Dante e non mediante una riduzione critico-letteraria o filosofica.
L'«errore filosofico» del Convivio intorno ai problemi delle "macchie lunari" e delle "gerarchie divine", e l'«errore linguistico» di una prospettiva di certezza intellettuale del "De Vulgari Eloquentia", vengono discussi drammaticamente nel dialogo dinamico delle "figure di pensiero" attive nel testo dei canti della Luna nel "Paradiso", nel quale il procedimento teoretico e quello retorico sconfinano l'uno nell'altro. Questa ricerca propone di seguire l'autore attraverso unicamente le sue categorie filosofiche e letterarie e apre così un ulteriore spazio alla meraviglia dell'attualità di Dante.