Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco, 6
Commento dell'editore:
Un autunno fatto di brutali tempeste flagella città distrutte e campi devastati. Eppure quella che ormai viene chiamata "La guerra dei Cinque re" continua a dilagare. Nelle terre dei fiumi, Robb Stark, il giovane re del Nord, pianifica un temerario assalto a settentrione dell'Incollatura, la pericolosa regione di paludi che divide i Sette Regni in due. Il suo scopo è riconquistare quella che da millenni è la terra della stirpe del lupo, il Nord, la quale continua a venire stritolata dal pugno corazzato degli uomini di ferro, i sanguinari predoni del mare che hanno distrutto Grande inverno. Ed è sempre nelle terre dei fiumi che Arya Stark, sorella di Robb e giovanissima erede di Grande Inverno, continua a essere impegnata in una feroce lotta per la sopravvivenza. Dopo la sua fuga dalla fortezza maledetta di Har-renhal, Arya è ora nelle mani della confraternita senza vessilli che si batte per la giustizia sotto la guida dello spettrale Beric Dondarrion, "l'uomo che non può essere ucciso".
La saga più spettacolare ed eroica del fantasy moderno continua.
Quarta di copertina:
Un autunno di brutali tempeste flagella città distrutte e campi devastati. Nelle terre dei fiumi, nella pericolosa regione delle paludi, ovunque nei Sette Regni dilaga la "Guerra dei Cinque Re". Robb Stark, il giovane re del Nord, pianifica un assalto per riconquistare la terra che è sempre stata della sua stirpe, mentre sua sorella Arya lotta ferocemente per la sopravvivenza. A molte leghe di distanza, invece, Jaime Lannister è costretto a fare i conti con l'atroce mutilazione inflittagli dalla barbarica compagnia di ventura dei Guitti Sanguinari. Nuovi intrighi, nuovi inganni e nuove turpitudini vengono tessuti all'ombra della Fortezza Rossa, mentre nell'estremo nord il colossale esercito del popolo libero cala verso la mastodontica Barriera di ghiaccio. Gli indeboliti, dilaniati Guardiani della notte sanno che i loro giorni potrebbero essere contati. Spetterà a Jon Snow, il bastardo di Grande Inverno, ergersi per una disperata, eroica, ultima difesa.