Note di copertina:
Un classico riletto da un interprete d'eccezione.
Ernst Troeltsch è una delle figure più rappresentative della teologia e della filosofia tedesca del Novecento. Nato a Hauenstetten (Augusta ) il 17 febbraio 1865, insegnò come libero docente a Göttingen dal 1891 e poi a Bonn e Heidelberg dove, dal 1894 fu ordinario di Teologia sistematica. Dal 1915 fu professore di Filosofia della religione nell'Università di Berlino. Morì il 1° febbraio 1923. Egli fu al centro, specialmente negli anni berlinesi, del dibattito filosofico, teologico e politico, con le sue opere di filosofia della religione, etica, sociologia, storia della filosofia, molte delle quali vanno annoverate tra i classici del pensiero contemporaneo (Una esauriente bibliografia del Troeltsch si può consultare in appendice al volume L'assolutezza del Cristianesimo e la storia delle religioni, pubblicato nel 1968 in traduzione italiana, in questa stessa collana).
In questo libro l'indagine della dottrina agostiniana fra mondo antico e mondo medioevale si snoda intorno ai temi del destino dell'individuo rispetto all'oggettività dello Stato e il significato etico della personalità storica, la conquistata consapevolezza della finitudine dell'individuo di fronte all'assolutezza della divinità, intesa come deus absconditus. Tali poli problematici si raccolgono in unità attraverso la sottile analisi dei testi agostiniani, riletti con consapevolezza esperta dei grandi motivi dell'etica contemporanea.
Indice:
pag. 5 Introduzione di Fulvio Tessitore
31 Prefazioni
41 Introduzione
51 Capitolo primo
69 Capitolo secondo
99 Capitolo terzo
127 Capitolo quarto
165 Capitolo quinto
221 Capitolo sesto
241 Conclusione
247 Nota al testo